martedì 20 novembre 2012

IL 4G INTERFERISCE CON IL DIGITALE TERRESTRE.

Secondo una recente segnalazione dell'Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente) due tecnologie come il Digitale Terrestre, ormai su quasi tutti i televisori italiani, ed LTE (Long Term Evolution) o 4G potrebbero presto avere problemi di convivenza.

Il riferimento riguarderebbe essenzialmente un problema di frequenze, i maggiori carrier della Penisola avrebbero infatti deciso di utilizzare le bande da 1800 e 2600 MHz al momento dell'inizializzazione del servizio, ma entro gennaio dovrebbe essere attivata anche quella sugli 800 MHz. Tale frequenza sarebbe però condivisa con quella utilizzata dal Digitale Terrestre che rischierebbe quindi un potenziale oscuramento; la prospettiva sarebbe quella di un aggravio economico per gli utenti che sarebbero così costretti ad acquistare un apposito filtro.

Accade quindi che un tecnologia nata vecchia, ma imposta per incentivare il commercio dei decoder e per dotare le pay tv di un canale diverso da quello satellitare, rappresenti un ostacolo per le comunicazioni basate su uno standard di ultima generazione.

lunedì 19 novembre 2012

FACEBOOK: È STATO POSSIBILE BYPASSARE L'INGRESSO NEGLI ACCOUNT.

A mezzanotte del 2 novembre scorso, una nuova, inquietante falla ha colpito Facebook. Il social network è stato infatti irraggiungibile per più di un'ora. La BBC ha ha diffuso la notizia di un bug in grado di far bypassare l'inserimento della password a eventuali malintenzionati, ottenendo così la possibilità di entrare comodamente in un account altrui.

Il problema è emerso a seguito di un messaggio postato su Hacker News: al suo interno, una stringa di ricerca che se inserita su Google avrebbe permesso di ricevere una lista di link diretti a 1,32 milioni di account Facebook. Una parte di tali collegamenti permetteva di effettuare il login diretto senza nemmeno la necessità d'inserire la password dell'utente.

Il link ottenibile con la ricerca era quello contenuto nelle email inviate da Facebook agli utenti in caso di aggiornamenti e notifiche, dove infatti si offre la possibilità di rispondere velocemente cliccando per effettuare il login. Il security engineer di Facebook, Matt Jones, ha spiegato che questo tipo di link vengono tipicamente inviati solo via email e possono essere inoltre usati un'unica volta, dichiarando:

"Per far sì che un motore di ricerca arrivi a questi link, il contenuto delle email deve essere stato postato online. In ogni caso, a causa della pubblicazione di questi link, abbiamo disattivato la funzionalità fino a quanto non potremo assicurare la sua sicurezza per gli utenti le cui email sono pubblicamente visibili."

BUG IN SKYPE: TUTTI POSSONO RUBARE GLI ACCOUNT.


Skype, prodotto oggi nelle mani della Microsoft, soffre di una grave vulnerabilità tra le proprie funzionalità, tale per cui qualsiasi password potrebbe essere sottratta portandosi appresso così il libero accesso a qualsivoglia account. Tutto quel che un malintenzionato deve sapere della propria vittima è semplicemente l’indirizzo email.

Al momento i dettagli sul problema non sono stati diramati poiché metterebbero milioni di account in pericolo, peraltro con possibili effetti deleteri a cascata in termini di malware o spam. Il problema è emerso da settimane su alcuni forum russi e The Next Web ha affermato la veridicità del problema riuscendo nell’exploit con i propri mezzi.

Una volta informati i tecnici Skype dell’accaduto, il gruppo si è immediatamente messo al lavoro per interrompere il percorso attraverso cui il sistema può essere violato.



Skype spiega di voler risolvere in proprio il problema senza dover costringere gli utenti a cambiare password o email di riferimento sul proprio account, così da garantire la piena sicurezza delle varie identità senza attendere l’intervento di alcuno. La vulnerabilità non è stata però identificata nello specifico del codice del sistema, quanto piuttosto nel meccanismo di recupero delle password previsto. Sulla base delle evidenze trapelate, chiunque sarebbe facilmente in grado di far proprio lo username altrui riuscendo anche a modificarne la password e quindi agendo in seguito con estrema semplicità sottraendone di fatto l’identità sul network.

Il problema è stato grossolanamente risolto in pochi minuti con un intervento tale da impedire qualsivoglia attacco: il meccanismo di recupero delle password (l’elemento debole identificato nel meccanismo) è stato rimosso, così che nessuno possa approfittare del problema al diffondersi della notizia. Prima di ripristinare il servizio, i tecnici Skype dovranno ora adottare i filtri giusti per impedire che un semplice aggiramento del processo possa minare la sicurezza di milioni di account.

LE 12 TRUFFE PIÙ DIFFUSE SUL WEB NEL PERIODO NATALIZIO.



Nel periodo natalizio, a causa dell’ansia compulsiva da “regalo sotto l’albero” e per la voglia di ultimare al più presto le compere, la gente presta meno attenzione agli acquisti online, divenendo così più facile vittima delle truffe in rete. Peraltro, gli acquisti sul web e le offerte ivi presenti, complice la crisi economica e la voglia di risparmiare, sono in rapida ascesa.

Così, McAfee, azienda specializzata nella sicurezza informatica, ha stilato un elenco dei 12 reati più diffusi e preoccupanti commessi durante le festività di dicembre, dando anche 5 buoni consigli per una navigazione più sicura.

Le 12 truffe


1. Phishing di beneficienza: attenzione alle donazioni
Durante Natale, gli hacker sfruttano la generosità dei cittadini inviando email che sembrano provenire da enti di beneficienza. Si tratta invece di siti web fasulli creati solo per acquisire le donazioni o i numeri di carta di credito.

2. Fatture fasulle da servizi di consegna volti a sottrarre denaro

Spesso vengono inviate per email fatture false o notifiche di consegna che sembrano arrivare da Federal Express, UPS o il servizio doganale degli Stati Uniti. Il truffatore, in questi casi, chiede i dettagli della carta di credito per il riaccredito sul conto dell’utente di un importo da restituire.

3. Social Networking: un criminale informatico ti chiede l’amicizia
I criminali inviano email di “Nuova richiesta di amicizia” che sembrano autentiche e provenire da parte di siti di social network. Attenzione a cliccare sui link contenuti nelle mail perché può portare all’installazione automatica di malware sui computer e sottrarre informazioni personali.

4. I biglietti di auguri natalizi elettronici

I ladri criminali guadagnano sui consumatori che inviano biglietti natalizi elettronici. Nella scorsa stagione festiva, McAfee Labs ha scoperto un worm mascherato da bigliettino elettronico Hallmark e da promozioni festive di McDonald’s e Coca-Cola. Attenzione anche ad aprire agli allegati di posta a tema natalizio in formato PowerPoint: anche quelli potrebbero contenere virus.

5. Bigiotteria di “lusso” a prezzi esorbitanti

Circola in rete una nuova campagna festiva che porta gli acquirenti su siti fasulli di malware che offrono regali lussuosi “scontati” di grandi firme come Cartier, Gucci e Tag Heuer. Gli acquirenti vengono spinti ad acquistare prodotti di grandi marchi (in realtà fasulli) che non riceveranno mai.

6. Furto d’identità online
Mentre gli utenti fanno acquisti e navigano su hotspot aperti, gli hacker possono spiare la loro attività nel tentativo di rubare le loro informazioni personali. McAfee suggerisce agli utenti di non fare mai acquisti online da un computer pubblico o utilizzando una rete Wi-Fi sprotetta.

7. Testi dei canti natalizi
Esistono siti web fraudolenti a tema natalizio per colpire coloro che cercano una suoneria o uno sfondo per il PC a tema natalizio, i testi dei canti natalizi o uno screen saver a tema. Scaricando file a tema festivo si può infettare il PC con spyware, adware o altro malware.

8. Offerte fasulle di lavoro inviate per email 

I truffatori approfittano dei disoccupati alla ricerca di un lavoro con la promessa di facili guadagni operando da casa. Una volta che gli interessati hanno inviato i propri dati e pagato la quota di “avviamento”, gli hacker sottraggono denaro invece di dar seguito all’opportunità di impiego promessa.

9. La frode dei siti di aste
I criminali informatici spesso si nascondo furtivamente sui siti di aste. Bisogna prestare attenzione alle occasioni sui siti di aste che sembrano troppo generose, perché spesso tali acquisti non vengono mai consegnati all’acquirente.



10. Le truffe password stealing


Il furto di password dilaga durante il periodo festivo, poiché i ladri utilizzano strumenti a basso per scoprire la password di un utente e inviare malware per registrare le battute sulla tastiera del Pc, una tecnica denominata keylogging. Una volta che i criminali hanno avuto accesso a una o più password, possono accedere ai dettagli bancari o della carta di credito dei consumatori e svuotare i conti in pochi minuti.

11. Le truffe delle email bancarie

Con email che sembrano inviate dal proprio istituto bancario, il consumatore viene invitato a comunicare i propri dettagli bancari. Si chiede agli utenti di confermare le informazioni relative al conto bancario, inclusi nome utente e password, con l’avviso che se non forniranno tali informazioni l’account verrà chiuso. Si tratta di una truffa che viene portata a buon fine più facilmente a Natale, per la maggiore frequenza di accesso ai propri conti correnti da parte degli utenti.

12. I tuoi file in cambio di un riscatto: le truffe “Ransomware”
Gli hacker si comportano come rapitori virtuali per sequestrare i file e cifrarli, rendendoli illeggibili e inaccessibili. Il truffatore trattiene in ostaggio i file dell’utente chiedendo il pagamento di un riscatto per restituirli.

I cinque consigli


Ecco i cinque consigli messi a punto da McAfee al fine di prevenire i danni da frodi informatiche natalizie.

  • Non fare mai clic sui link inclusi nelle email

  • Consulta direttamente il sito web di un ente benefico o di un’azienda digitando l’indirizzo nel browser o utilizzando un motore di ricerca. Non cliccare mai su un link incluso in un messaggio di posta elettronica.

  • Utilizzare software di sicurezza aggiornato (FIREWALL)

  • Proteggi il tuo PC da malware, spyware, virus e altre minacce con suite di sicurezza aggiornate (ANTIVIRUS).

  • Fare acquisti e transazioni bancarie utilizzando reti sicure

Conviene effettuare il controllo del proprio conto bancario o fare acquisti online utilizzando reti sicure a casa o in ufficio, sia wireless che via cavo. Le reti Wi-Fi dovrebbero essere sempre protette da password in modo che gli hacker non possano accedervi e spiare la tua attività online.

Inoltre, ricordati di fare acquisti solo su siti web il cui indirizzo inizia con https:// invece di http://

  • Utilizzare password diverse

  • Non utilizzare mai le stesse password per diversi account online. Diversifica le password e utilizza una combinazione complessa di lettere, numeri e simboli.

  • Usa il buon senso

Se hai il dubbio che un’offerta o un prodotto non siano legittimi, non cliccare. I criminali informatici si nascondono dietro molte delle offerte che sembrano “buone” sul web e utilizza se possibile carte di credito prepagate, perciò sii cauto quando effettui ricerche o acquisti online. Dubitare è segno di intelligenza.

domenica 7 ottobre 2012

UN VIRUS SPIA NELLO SMARTPHONE FOTOGRAFA DOVE SIAMO.


Attenti alle spalle. Anzi, alle tasche. Dai laboratori del Naval Surface Warfare Center arriva un software che permette di scattare foto dallo smartphone senza che il proprietario se ne accorga. Si chiama PlaceRaider. Il centro di ricerche statunitense ha messo a punto questo meccanismo da utilizzare proprio nei casi di spionaggio. L'hacker è in grado di gestire da casa la telecamera del telefono, evitando di farle produrre i classici suoni dello scatto e di mostrare le fotografie in anteprima.

Mentre il proprietario del telefono rimane ignaro di tutto, il programma riesce ad acquisire una quantità tale di informazioni da riuscire a ricreare immagini tridimensionali dei luoghi in cui si muove il soggetto e carpire informazioni riservate. La tecnologia del software permette anche di evitare che il PlaceRaider agisca in automatico, contribuendo al rischio di saturare la memoria del telefono con un numero eccessivo d'immagini, scattate a ripetizione. Il controllo a distanza permette all'hacker di attivare a suo piacimento la telecamera dell'apparecchio, evitando che si manifesti questo inconveniente. La sperimentazione del nuovo software ha avuto risultati soddisfacenti. E' stato installato di nascosto sugli smartphone di venti persone, alle quali sono state carpite informazioni segrete e dettagli specifici degli ambienti in cui si muovevano. Per ora l'applicazione è in grado di operare solamente su Android e iOS, ma il team di scienziati sta sviluppando la tecnologia per poterla far girare anche su altre piattaforme. Non c'è comunque da preoccuparsi per l'utilizzatore medio di smartphone e tablet. 
Un ladro comune senza le adeguate competenze informatiche non riuscirebbe mai a gestire il software.

LA PROVA CHE FACEBOOK SPIA I MESSAGGI PRIVATI.

Facebook sbircia tra i messaggi privati degli utenti: la conferma arriva direttamente da un rappresentate del social network, come dimostra la dichiarazione riportata sulle pagine del sito TheNextWeb. Prima di gridare allo scandalo o allarmare i tutori della privacy è comunque bene specificare con che modalità, con quale scopo e soprattutto come è stato scoperto.

Nei giorni scorsi ha fatto la sua comparsa in Rete un filmato (rimosso da YouTube ma ancora visibile su Vimeo) che mostra un metodo per incrementare in modo rapido il numero di “Mi piace” ottenuti da una pagina, sfruttando un bug dell’API Facebook graph.

In sintesi, un utente ha scoperto che inviando tramite messaggio privato il link a una pagina contenente il pulsante “Like”, il contatore aumenta di due. L’operazione può essere ripetuta infinite volte. Ecco la risposta ufficiale del social network:

Di recente abbiamo scoperto un bug in alcuni dei nostri plugin, che permette di incrementare di due il numero di “Mi piace” associati a una pagina. Siamo al lavoro per risolverlo. Va specificato che questo problema riguarda solo i plugin utilizzato nei siti esterni, ma non è collegato in alcun modo alle pagine presenti su Facebook e non influisce sulla Timeline degli utenti.

Spulciando le informazioni presenti nella sezione Facebook Developers, effettivamente, è indicato che la somma totale dei Like su una pagina è costituita anche dal numero di condivisioni che questa ottiene nei messaggi privati tra utenti. Non tutti però ne sono a conoscenza.

Il bug a cui si riferisce il portavoce di Facebook non riguarda dunque il fatto che il social network tenga sotto controllo la posta, ma il +2 nel contatore. Fortunatamente, lo scambio di link in privato non comporta l’associazione del nome dell’utente al contenuto: in altre parole, inviando una pagina “compromettente” agli amici si andrà ad aumentare il suo numero di “Mi piace”, ma il proprio nome non comparirà tra quelli che hanno fatto click sul pulsante.

PRIMI GUAI PER IL NUOVO iPhone 5.

Dopo un mese di assenza in cui ho pensato di lasciar perdere il blog eccomi nuovamente a scrivere.
Da dove potevo riprendere? ma naturalmente dall'uscita del nuovo device di Apple, il nuovo iPhone 5.

Atteso, anelato, adorato, acquistato. Ma non per questo motivo perfetto. L’iPhone 5 è senza ombra di dubbio lo smartphone del momento: il melafonino ha nuovamente scatenato le code davanti agli Apple Store ed ha rinvigorito l’orgoglio attorno alla mela ad un anno dalla scomparsa di Steve Jobs, tuttavia fin dalle prime ore attorno all’iPhone 5 hanno iniziato a prender piede segnalazioni e testimonianze che vanno a puntare il dito contro quelli che sono ravvisati come difetti, più o meno sistematici, del dispositivo di Cupertino

L’iPhone 5 ha esordito il 21 settembre negli Stati Uniti e pochi altri mercati, arrivando alla distribuzione internazionale (Italia compresa) soltanto una settimana più tardi. Quando lo smartphone è sul mercato da pochi giorni, quindi, è possibile fare il quadro della situazione per quelli che sono i problemi che l’utenza ha ravvisato dopo le prime ore di utilizzo del device. Trattasi di problemi più o meno importanti (il giudizio sta alla sensibilità dell’utente di fronte alle varie segnalazioni emerse) e che in ogni caso saranno importanti per definire il tasso delle prenotazioni in queste settimane che anticipano la prossima sfornata di smartphone prevista nel giro di 3-4 settimane (questi i tempi di attesa attuali indicati dal servizio prenotazione sul sito Apple). 

Il primo problema emerso è relativo alla scocca in alluminio. Alcune prove hanno dimostrato come la superficie posteriore dell’iPhone 5 sia infatti soggetta a graffi e che il colore nero sia in ogni caso più vulnerabile rispetto al colore bianco, tuttavia, sono soprattutto i bordi a preoccupare: alcuni utenti avrebbero estratto l’iPhone dalla confezione trovando già alcune piccole ammaccature a rovinare il profilo spigoloso del device. Il che, alla luce dei prezzi annunciati per il device, ha immediatamente catalizzato le polemiche attorno alla scarsa proporzionalità nel rapporto qualità/prezzo. Trattasi di un problema che ha ricevuto varie segnalazioni, ma che non è comunque da considerarsi sistematico: i casi verranno pertanto presumibilmente risolti come casi isolati ed in quanto tali necessitanti di verifiche compiute. 

Un problema ulteriore è dato dal bagliore viola comparso su alcune fotografie, un alone di distorsione cromatica che sembra identificare un problema nella gestione delle luci (flash compreso). Trattasi di un difetto di minore rilevanza poiché risolvibile con ogni probabilità tramite semplici correttivi a livello software con cui bilanciare in modo differente la gestione del colore negli scatti più problematici.

Il problema delle mappe è conclamato: alle segnalazioni degli utenti hanno fatto seguito scuse pubbliche da parte di Tim Cook e la promessa solenne di un immediato investimento in termini di denaro e lavoro per fare in modo che le mappe possano divenire sempre più affidabili e qualitativamente all’ altezza della diretta concorrenza. Per bypassare il problema è sufficiente attenersi alle indicazioni di Tim Cook: Nokia, Google, MapQuest e altri forniscono servizi mappali all’altezza la cui installazione può ovviare ai temporanei disguidi dell’offerta proprietaria di Cupertino. Nel frattempo l’indicazione “le migliori mappe di sempre” è scomparsa dal sito Apple poiché una simile attestazione non collimava con l’indirizzo dato dalle scuse di Tim Cook agli utenti. 

Un nuovo problema è emerso nelle ultime ore ed ha invece già trovato risoluzione: un errore nella finitura di iOS 6 ha causato per l’utenza Verizon (ma non è dato sapersi se anche altri carrier siano coinvolti o meno) un errore nella gestione del traffico dati anche in caso di presenza di reti Wifi, infatti, l’iPhone 5 continuava ad utilizzare il traffico dati tradizionale, portando in tempi estremamente rapidi al raggiungimento delle soglie di consumo previste dagli abbonamenti. L’errore è stato risolto in queste ore con la distribuzione di un primo aggiornamento software.

venerdì 24 agosto 2012

O IL JAILBREACK, O SKY GO.


Sky ha comunicato ai propri abbonati una modifica nei termini del servizio relativi a Sky Go, l’offerta che permette di accedere ai contenuti in mobilità sfruttando una connessione alla Rete. La novità è relativa all’interruzione del servizio sui dispositivi aperti tramite jailbreak.

Recita la comunicazione inviata da Sky tramite l’apposita messaggeria che porta gli avvisi sui televisori di tutti gli abbonati interessati: «Vista l’ampiezza della nuova offerta Sky Go, ti segnaliamo che per proteggere il valore dei contenuti non sarà più possibile ricevere i canali Sky Go, eccetto SkyTG24, su smartphone e tablet modificati dall’utente contro le indicazioni della casa madre attraverso le attività di jailbreak e rooting». L’obiettivo è, con ogni evidenza, evitare che l’utente possa avere mano libera sui contenuti, facendone l’uso preferito per vie non ufficiali.

Sky porta avanti da sempre un controllo estremamente rigido sui contenuti poiché, usando l’espressione adoperata nella comunicazione ufficiale, la piattaforma necessita di proteggere il valore dei contenuti stessi. Evitare di portare film e partite sui tablet modificati è una precauzione fondamentale, quindi, per fare in modo che la distribuzione possa tornare sotto il controllo di Sky, senza pericolose deviazioni nelle mani di utenti che potrebbero decidere di sfruttare in modi illeciti quanto proposto dalla piattaforma satellitare.

La novità rappresenta un punto fondamentale anche per Apple, la cui lotta contro il jailbreak non passa soltanto per vie legali, ma anche per una offerta sempre più valida che l’utente non possa aver alcun interesse a rinunciare. Chi opterà per l’apertura del proprio device e per la fruizione di marketplace non ufficiali, quindi, d’ora in poi dovrà fare a meno di Sky Go, estensione gratuita dell’abbonamento Sky per portarsi sempre appresso le partite, i film ed i documentari preferiti.

Come recita la  nota promozione Sky...“liberi di scegliere”.



martedì 7 agosto 2012

LA CLASSIFICA MENSILE DEI MALWARE PIÙ DIFFUSI IN ITALIA SECONDO ESET NOD32.

La classifica mensile dei malware più diffusi in Italia, a cura di ESET NOD32, vede
la conferma al primo posto del malware HTML/Iframe.B.Gen, con quasi il 7% delle rilevazioni. Ancora una volta sotto la lente d’ingrandimento finiscono i forum ed i Social Network, che agiscono involontariamente da ponte verso siti contenenti software malevoli. Al 5° posto la new entry JS/Agent.NEJ, un malware che spinge l’utente all’acquisto di un bene o servizio.

1) HTML/Iframe.B.Gen rilevato nel 6,49% delle infezioni.
Al primo posto della Top 5 italiana si conferma il malware HTML/Iframe.B, una rilevazione generica di tag iframe malevoli inseriti nelle pagine HTML, che reindirizzano il browser a uno specifico URL contenente software malevolo.

2) INF/Autorun rilevato nel 3,94% delle infezioni.
E' un tipo di malware che utilizza il file autorun.inf per compromettere il PC ogni volta che un dispositivo rimovibile infetto viene connesso al computer.
L'Autorun.inf è un file contenente informazioni su programmi destinati ad attivarsi automaticamente quando un dispositivo rimovibile viene inserito in un PC Windows, consentendo al malware di infettare il computer.
Per far fronte a questa minaccia è consigliabile disabilitare per default la funzione Autorun/Autoplay.

3) HTML/ScrInject.B.Gen rilevato nel 3,36% delle infezioni.
E' una rilevazione generica di pagine web HTML contenenti script nascosti o tag iframe che reindirizzano automaticamente al download di malware.

4) JS/Trojandownloader.Iframe.NKE rilevato nel 2,09% delle infezioni.
JS/Trojandownloader.Iframe.NKE è un cavallo di Troia che reindirizza il browser a uno specifico URL contenente un software malevolo. Il codice del malware viene di solito inserito all'interno di pagine HTML.

5) WIN32/Conficker rilevato nel 1,19% delle infezioni.
Questo worm è particolarmente insidioso perché può bloccare gli utenti, il servizio di aggiornamento del sistema e l'accesso a siti che trattano di sicurezza.Win32/Conficker è un worm di rete che si è originariamente propagato sfruttando una falla nel sistema operativo Windows, che può essere utilizzata dai pirati informatici bypassando le credenziali di accesso al sistema stesso.
A seconda della variante, questo worm può essere diffuso anche attraverso cartelle condivise non protette e dispositivi rimovibili, facendo uso della funzione Autoplay, attualmente abilitata di default in Windows (eccetto in Windows 7). È possibile evitare la maggior parte dei rischi di infezione Conficker mantenendo aggiornato all'ultima patch il sistema operativo, disabilitando l'Autoplay e evitando l'uso di cartelle condivise non protette.

lunedì 6 agosto 2012

GLI ANONYMOUS CONTRO LA PEDOFILIA.

Il gruppo di hacker Anonymous ha dichiarato guerra ai siti di chat segreti utilizzati dai pedofili per scambiarsi le proprie immagini. Il famoso collettivo anonimo di hacker (più volte criticato dalle forze dell’ordine americane e britanniche) ha pubblicato un video su YouTube annunciando la campagna, denominata Operation PedoChat.

Il gruppo ha già pubblicato nomi e indirizzi email di diversi presunti utenti di tali siti online su Pastebin. Un membro del gruppo che indossava la famosa maschera di Guy Fawkes divenuta il marchio di fabbrica del noto collettivo internazionale di hacker, appare nel video pubblicato su YouTube e dichiara:

‘Recentemente è stato posto alla nostra attenzione che sono sorti una serie di siti web dedicati ai pedofili per le chat e la condivisione di foto.’

Lo speaker chiede l’aiuto del pubblico per mettere pressione sui politici e sulla stampa affinchè tali siti vengano chiusi. I siti di chat sono spesso furbamente nascosti e sconosciuti alla maggior parte degli utenti ‘normali’ diInternet. ‘Anonymous intende diminuire, se non sradicare, questa peste da Internet,’ prosegue il portavoce. ‘Per il bene dei nostri seguaci, per il bene dell’umanità e per il nostro semplice divertimento dobbiamo espellere da Internet e distruggere sistematicamente tutti questi siti che continuano a funzionare.’

In precedenza, Anonymous ha rivelato di aver disattivato almeno 40 siti web, per un totale di oltre 100 GB di contenuti che ritraggono immagini di bambini sottoposti ad abusi. Una precedente ‘Operazione’ intitolata Operation Darknet ha scoperto 190 presunti pedofili rivelando online i loro indirizzi IP, ovvero quegli indirizzi numerici unici utilizzati su Internet e che possono servire a tracciare gli indirizzi fisici dei criminali in questione.

Anonymous ritiene che questo compito sia molto serio e non ci aspettiamo di completarlo in un breve periodo di tempo,’ conclude il video. ‘Fazioni di Anonymous provenienti da tutto il mondo stanno partecipando a sub-operazioni. Stiamo raccogliendo e pubblicando informazioni a proposito di tali pedofili. Anonymous ha il dovere di esporre questi siti pedofili per chi e per cosa realmente sono.’ Il gruppo di hacker pubblicherà ulteriori informazioni a proposito di questa operazione attraverso YouTube e i loro profili ufficiali di Twitter sotto l’hashtag #OpPedoChat.

E a poche ore dal suo avvio, l’operazione ha già mietuto la sua prima vittima illustre: un deputato del partito belga di estrema destra Vlaams Belang, apparso nell’elenco e, pur dichiaratosi immediatamente innocente, allontanato seduta stante dal movimento.


È ARRIVATO OSX/MORCUT-A, IL VIRUS SPIONE PER MAC.

In queste ore sta circolando in rete un nuovo malware per MAC. Sul blog di Sophos, nota società produttrice di antivirus, è comparsa una notifica in cui si evidenzia che è stato analizzato un malware per Mac che ruba le nostre immagini ed il nostro audio tramite la videocamera ed il microfono integrati.

Il malware in questione è stato chiamato OSX/Morcut-A.

Tra le azioni malevole c’è anche il keylogging, il monitoraggio degli instant messenger, della clipboard, la cattura di screenshot, calendari, URL, specifiche di sistema e persino l’agenda. Insomma parecchi dati! A quanto pare il virus è presente all’interno di un pacchetto AdobeFlashPlayer.jar.

Semberebbe inoltre che all’interno del pacchetto siano presenti Malware sia per Windows che per MAC.

Un vero malware multipiattaforma anche se la parte Windows è già conosciuta!

Secondo Sophos la minaccia non è ancora stata vista in azione ed è complessa. Quando viene eseguita su un sistema OS X si scinde in più componenti, riconfigura le impostazioni di sistema e installa una combinazione di backdoor e rootkit che si connette a un server remoto e attende istruzioni da parte di hacker malintenzionati. Quando viene eseguita su sistemi Windows, invece, una versione del malware Swizzor viene installata al suo posto.

Ecco cosa ha dichiarato un senior technology consultant di Sophos:

“L’analisi di questo malware è in corso, ma gli utenti Mac sono già protetti in questo momento se hanno in esecuzione sui propri apparati un antivirus abbastanza aggiornato. La buona notizia è che questa minaccia non è stata ancora scoperta in azione fino ad ora, ma stiamo assistendo a una crescita esponenziale di criminali informatici che sfruttano il fatto che molti utenti Mac non hanno ancora ricevuto il messaggio di cui hanno bisogno per proteggere adeguatamente i loro computer. Ci sono, ovviamente, molti meno malware per Mac di quanti ce ne siano per Windows, ma questo non significa che la minaccia sia inesistente. Se gli utenti Mac sono troppo rilassati e lasciano le loro apparecchiature esposte, sono in cerca di guai”.

domenica 5 agosto 2012

CONTINUA LA TRUFFA DI ITALIA PROGRAMMI. ECCO I NUOVI SVILUPPI.


Il mese scorso vi aggiornavo sul ritorno di Italia-Programmi (QUI il link al post), eccovi adesso i nuovi sviluppi RIPORTATI dall'ADUC ( Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori ).

La vicenda di Italia-Programmi è ormai una storia senza fine, fatta di rilanci continui ai quali la legge e le autorità non sembrano essere in grado di stare appresso. Ed il nuovo capitolo si apre con una nuova lettera ed un nuovo sollecito, nuove minacce e nuove paure. Perché è su questo che i truffatori puntano la propria scommessa: impaurire l’utente e pretendere così la regolarizzazione di un contratto privo di qualsivoglia valore. Con tanto di oneroso pagamento.

La nuova segnalazione giunge dall’ADUC, secondo cui sarebbero state notificate una serie di email provenienti apparentemente da un avvocato romano di nome “Salvatore dottor. Avvocato Marcello”. La lettera spiega che l’avvocato sarebbe stato incaricato di recuperare il credito che l’azienda ha nei confronti dell’utente, il quale rischierebbe addirittura di veder triplicata la penale nel caso in cui non regolarizzasse il proprio pagamento: chi non paga 110 euro, insomma, rischierebbe un aggravio fino a 373,50 euro.

Il tutto, però, è ovviamente fasullo ed ancora una volta occorre reiterare il consiglio di ignorare le minacce, cancellare la mail, segnalare il problema all’AGCM ed alle associazioni per i consumatori e dormire sonni tranquilli: le minacce non hanno motivo d’essere e nessun utente italiano deve alcunché ad Italia Programmi (conclamata truffa che le autorità stanno cercando di perseguire). Nessuno paghi alcunché, insomma, poiché tali cifre non potranno essere recuperate ed andranno a foraggiare le attività illegali di malintenzionati con sede in paradisi fiscali.

Sottolinea l’ADUC dopo la propria nuova analisi sul caso:

l’avvocato Marcello Salvatore o Salvatore Marcello non ci risulta iscritto a nessun ordine forense d’Italia; un avvocato invierebbe la missiva su carta intestata e con raccomandata AR;

i “buontemponi” di Italia programmi hanno anche messo su un sito all’avvocato (ufficio-incassi.com) a spese zero, copiandolo nel layout e nella struttura dal sito di uno studio legale americano (micekdesign.com).
Chi ha progettato la diffida non ha lasciato peraltro nulla al caso, indicando tra i riferimenti di contatto una sede presso “Roma, Via degli Ausoni, 7″ ove è disponibile un centro uffici nel quale è del tutto verosimile la dislocazione di un ufficio legale. Il sito è pensato inoltre appositamente per confortare e rassicurare le persone minacciate, offrendo così una soluzione comoda per sopire le paure instillate dalle minacce antecedenti:

Non solo adottiamo una procedura di sollecito su misura per le vostre necessità ma teniamo anche un contatto personale con il vostro cliente, in modo da raggiungere la soluzione del problema. Infatti, una risoluzione extragiudiziale riduce di conseguenza anche il rischio di spese legali. Anche se cederete a noi la riscossione del credito, non perderete di vista il caso. Vi invieremo infatti regolarmente un aggiornamento sullo stato del caso in questione.

Al danno si aggiunge peraltro la beffa: la lettera con le nuove minacce sarebbe arrivata anche a chi già è caduto nel tranello pagando la prima annualità intimorito dalla prima missiva. Italia-Programmi cerca insomma di colpire ove il sistema ha già funzionato, rincarando la mole delle minacce per tentare di far cedere nuovamente la vittima prescelta.

Il sito italia-programmi.net era già stato posto sotto sequestro penale nello scorso aprile da parte della Procura della Repubblica, ma molti utenti ci segnalano di riuscire comunque a raggiungerlo. Oltre alle nuove missive, e nonostante il sequestro penale, è di tutta evidenza che i truffatori proseguono indisturbati: hanno anche aperto un nuovo dominio, non piu’ .net ma .org indicando un nuovo conto corrente e una nuova sede legale a Cipro.

Fonte: ADUC

COME PROTEGGERE I VOSTRI DISPOSITIVI ANCHE IN FERIE!


Dopo un mese di assenza sono tornato a scrivere sul Blog, mi scuso con tutti i lettori per essere sparito.

Visto che siamo ormai in piena estate e la maggior parte di voi è sdraiata al sole, in vacanza, con il proprio pc o tablet accanto, vi spiegherò come proteggervi dai pericoli della rete quando siete in ferie.

Ecco alcuni consigli per proteggere i vostri device, i vostri dati, per non avere spiacevoli sorprese.

Consigli per sicurezza base:
1) Utilizzare dispositivi di memorizzazione rimovibili (chiavette USB o dischi esterni) per conservare i dati più importanti.
2) Eseguire il back up di tutti dati, incluse le informazioni presenti sui dispositivi rimovibili (hard disk esterni).
3) Prima di partire per un viaggio, aggiornare il software di sicurezza (antivirus, firewall).
4)Spegnere qualsiasi apparecchiatura non necessaria o non in uso (esempio non lasciare attivo il bluetooth).
5) Bloccare il telefono utilizzando una semplicissima password.
6) Gestire la configurazione bluetooth, attivando la modalità “nascosta”. Inoltre col Bluetooth è bene prestare attenzione ad accettare i file che si ricevono.
7) Fare attenzione al mittente, cancellare i messaggi provenienti da sconosciuti, evitare di installare applicazioni software poco note e scaricare suonerie e giochi solo da siti Web ufficiali e legali.

Consigli per sicurezza media:
1) Quando si compilano dei campi, utilizzare solo le informazioni minime necessarie.
2) I documenti utilizzati devono essere copie e non originali.
3) Proteggere i dati critici con una password sulle cartelle o utilizzare software per la cifratura dei dati. Poiché le funzionalità wireless consentono agli hacker di introdursi all’interno dei dischi fissi, i viaggiatori non possono più presumere che i dati siano al sicuro nemmeno sul disco fisso stesso.
4) Gli apparecchi digitali non devono mai essere lasciati incustoditi nelle camere d’albergo.
5) Portare sempre con sé le periferiche rimovibili.
6) I PC portatili o altro hardware devono essere chiusi a chiave in una cassaforte presente nell'albergo o  all’ interno della stanza.

Consigli per sicurezza elevata:
1) Non utilizzare connessioni gratuite non criptate.
2) Non svolgere mai attività legate al proprio lavoro utilizzando Internet point pubblici.
3) Una volta a casa cambiare tutte le password.
4) Quando si è in viaggio, definire un account utente con maggiori restrizioni e sospendere l’account utente abituale fino al ritorno a casa.
5) L’account temporaneo deve essere ripulito prima di collegare un laptop ad una rete domestica o di ufficio.
6) Se volete stare ancora più tranquilli e sicuri, spegnete i vostri dispositivi e godetevi al meglio la vostra meritata vacanza.

Buone vacanze a tutti gli amici di GeekUniverse!


venerdì 6 luglio 2012

LUNEDÌ, A RISCHIO 300MILA COMPUTER A RISCHIO BLACKOUT PER L' INTERNET DOOMSDAY.


Lunedì circa 300 mila computer nel mondo potrebbero andare offline. L'allarme interessa i pc che sono stati infettati dal virus DNSChanger, collegati al web grazie ad un server temporaneo e non infetto messo a disposizione dall' Fbi che verrà spento definitivamente il 9 luglio.

Chi fosse ancora infettato ha a disposizione tutto il week-end per scongiurare il pericolo di internet- blackout. Questo malware , è stato creato con lo scopo di fare danni ad un computer o un sistema informatico reindirizzando  gli utenti verso siti dannosi.  Il DNSChanger  colpisce il traffico Internet attraverso i Dns, il servizio che converte i nomi dei siti web in indirizzi Ip e viceversa, dirottando così il traffico verso siti illegali per truffare gli utenti, soprattutto rubando dati bancari. A fine 2011 l'Fbi ha sgominato una banda di cybercriminali che lo usava, un russo e sei estoni ,incolpata di aver infettato e rubato dati di quattro milioni di computer nel mondo.

Dopo la cattura, l'Fbi ha messo a disposizione degli utenti colpiti dal malware un server 'pontè per andare sul web in sicurezza, grazie ad un contratto con l'Internet Systems Consortium. Contratto che però è già scaduto a marzo ed è stato prorogato fino al 9 luglio prossimo, appunto. Gli utenti infettati dal malware che non avessero ancora risolto il problema o ne sono inconsapevoli, possono però correre ai ripari in questo week-end, per non andare offline. Si stima che sono circa 300 mila i pc ancora infettati nel mondo. In Italia si stima che siano circa 26500 i computer infetti.

Per  scongiurare il pericolo di internet-blackout, leggi QUI il mio articolo precedente sul  DNSChanger e scoprirai come evitare il pericolo.

mercoledì 4 luglio 2012

UN DISPLAY 3D IN UNA BOLLA DI SAPONE.


Se quindici o vent’anni fa il mercato spingeva perso la miniaturizzazione a tutti i costi, oggi il valore aggiunto sembra essere individuato nella sottigliezza dei dispositivi ad alta tecnologia. Telefonini dallo spessore di appena 6mm, macchine fotografiche con lenti pancake, schermi al plasma, tutti sembra andare proprio in questa direzione. Ma quegli oggetti tecnologici che vantano oggi il primato di essere i più sottili al mondo dovranno presto fare i conti con un altro contendente: un particolare display 3D.

Tre ricercatori dell’Università di Tokio, della Carnegie Mellon University e dell’Università di Tsukuba stanno infatti lavorando ad uno schermo dello spessore di una bolla di sapone. Per raggiungere questo obiettivo viene utilizzata una speciale serie di liquidi per creare una membrana dall’aspetto simile in tutto e per tutto a quello di una bolla di sapone, soltanto decisamente più resistente e difficile da bucare.

Per controllare alcuni aspetti della membrana, come trasparenza e texture, sono state utilizzate delle vibrazioni ultrasoniche. Non manca inoltre la possibilità di combinare più schermi per realizzare un effetto in tre dimensioni. Di seguito una breve dichiarazione pubblicata giunta dai tre ricercatori sulla pagina ufficiale del progetto, che ricordiamo essere in fase di brevettazione:

La combinazione di onde ultrasoniche e membrane ultrasottili rende le immagini sullo schermo più realistiche e distintive.

Quello che appare certo è che siamo ancora davvero molto lontani da una possibile applicazione commerciale. Dal video diffuso dalle pagine del progetto appare infatti evidente che si tratti al momento di una sperimentazione di laboratorio più che di una tecnologia effettivamente utilizzabile in tempi brevi. Va tuttavia sottolineato come spesso innovazioni che sembravano richiedere ancora molti anni di ricerca sono arrivate poi nei negozi di tutto il mondo in meno tempo di quanto ci saremmo mai aspettati.

RITORNA LA TRUFFA DI ITALIA-PROGRAMMI. OCCHI APERTI!




Italia-Programmi.net ci riprova.

Il sito già in passato (parliamo di pochissimi mesi fa) ha spedito svariate migliaia di solleciti di pagamento (illegittimi) per aver usufruito dei propri servizi. La vicenda sembrava ormai chiusa dopo i recenti arresti degli artefici della truffa. Invece, Italia-Programmi.net ci riprova e ritorna con un nuovo dominio, in questo caso .ORG al posto di .NET.

La sede legale dell'azienda che gestisce il sito è cambiata e, dalle Seychelles si è trasferita a Cipro, un altro paradiso fiscale.

Sembra che sia ripreso nuovamente l'invio di queste richieste di pagamento illegittime, io vi esorto a non pagare e di rivolgervi alla Polizia Postale o ad una associazione dei consumatori...mi raccomando, tenete sempre gli occhi aperti.



SOTTO, L'ESEMPIO DI UNA NOTIFICA DI PAGAMENTO.


NOVITÀ PER FACEBOOK! NUOVO TASTO E NUOVE ICONE.


ADESSO IL SOCIAL DI MARK ZUCKERBERG SI APRE ALLE COPPIE OMOSESSUALI E VUOL SAPERE COSA VUOI.


Facebook è un susseguirsi di restyling e dopo l'introduzione della TimeLine arrivano due nuove funzionalità, una già disponibile mentre l'altra è ancora in fase progettuale.

Di cosa stiamo parlando? Parliamo della nuova icona per le relazioni omosessuali e del tasto “want”.

La nuova icona per le coppie gay è una piccola rivoluzione sul social network poiché, in questo modo, Facebook offre alle coppie omosessuali la possibilità di onorare pubblicamente la loro relazione.

Le coppie di fatto che specificheranno tra le impostazioni della TimeLine di essere unite, vedranno automaticamente sostituita la classica icona per il matrimonio tra le coppie etero con una nuova icona che presenta due uomini o due donne, dipendentemente dal sesso della coppia di fatto. Facebook va in questo modo a sdoganare le coppie gay, dando ufficialità alle unioni civili e al contempo mostrando il proprio appoggio alla battaglia contro la discriminazione della comunità omosessuale.

Per quanto riguarda la nova funzionalità “want” si tratta di una funzione prettamente commerciale ancora in fase di studio.
La funzione non è contenuta all’interno dei plugin sociali del famoso social network, ma dovrebbe funzionare solamente con gli oggetti Open Graph contrassegnati come prodotti. La novità era attesa, insomma, e presto potrebbe divenire realtà.

Want funzionerà in maniera simile al “Mi Piace”, i fruitori non dovranno passare attraverso alcun sistema di autorizzazione, ma il tutto sarà automatico.
Alla stregua della funzione “Mi Piace”, che consente di raccogliere dati circa i gusti e gli interessi degli utenti, anche il pulsante “Want” (in italiano potrebbe essere “lo voglio”) potrebbe essere sfruttato per raccogliere un insieme di statistiche legate ai desideri degli iscritti al famoso social network. Una funzione del genere, inoltre, renderà più facile per i siti web di commercio elettronico l’implementazione delle loro offerte, senza bisogno di un’applicazione supplementare.

Per ora il tasto “Want” non è ancora attivo e la società sta mantenendo il totale riserbo in merito alla sua possibile esistenza.

venerdì 15 giugno 2012

SE LE AUTORITÀ TI SPIANO...GOOGLE TI AVVISA.

Mountain View ha deciso di mettere a disposizione degli utenti un nuovo servizio grazie al quale gli internauti verranno avvertiti nel caso in cui le loro abitudini di navigazione dovessero essere spiate tramite sistemi di monitoraggio governativi.

Tale funzionalità è stata pensata in particolare per coloro che vivono in stati dove le autorità limitano la libertà di espressione in Rete, per utilizzarla bisognerà innanzitutto possedere un Google account ed effettuare il login ad una delle piattaforme del colosso di Brin & Page.

Gli avvisi funzioneranno sulla base di un sistema di notifiche, in pratica, accedendo per esempio al servizio di posta elettronica Gmail, se dovessero essere rilevati dei tentativi di intrusione l'utente autenticato visualizzerà un "alert" di colore rosso con il quale potrà essere informato.

Come sottolineato dagli stessi portavoce di Big G, il fatto di ricevere una notifica non significherà necessariamente che sia effettivamente in corso un attacco contro il proprio account, ma soltanto che nel momento corrente sarebbero in corso delle attività ritenute "sospette".

BUFALA! FACEBOOK NON COSTERÀ 16€ AL MESE.

Ci risiamo, dopo qualche mese è ritornata la bufala di FACEBOOK a pagamento.
Da un paio di settimane il messaggio che circola tra i propri contatti, nella chat e nei link è il seguente:

"Bisognerà pagare 16 euro al mese , questo messaggio passalo almeno a 18 tuoi contatti e il nick diventerà "Dorato" cosi non dovrai piu pagare .se non ci credi provalo tu stesso. Copia e incolla anche se non sono conessi .... la cosa è seria, l'informazione è arrivata da fonte.Leggetelo o vi cancelleranno da FB. (è stato detto anche al telegiornale). Il fondatore di facebook Mark Zucher ha detto: "FB è ormai pieno di utenti. Molti si sono lamentati che facebook sta diventando molto lento. La ragione è che ci sono molto utenti non attivi". Manderanno questo messaggio a tutti gli utenti per vedere se sono attivi o meno. Se sei un utente attivo invia questo messaggio a 15 amici per mostrare che sei attivo. Coloro che non lo invieranno entro 2 settimane,si vedranno il proprio account cancellato ... ragazzi vedete che nn è uno scherzo informatevi in internet"

Come al solito vi esorto a non credere alla maggior parte delle cose che vengono postate sul famoso social network e a contattarmi per qualsiasi dubbio, ma soprattutto ad aprire bene gli occhi

Guardate un po cosa c'è scritto nella pagina del LOGIN

Magari facebook potrà sparire tra qualche anno, ma almeno non sarà mai a pagamento! 

Alla prossima. 

FLAME, ADESSO IL VIRUS SI SUICIDA!

Poco più di 10 giorni fa vi informavo su Flame, il pericoloso malware scoperto dai Kaspersky Lab (qui il post) mostrandovi la pericolosità di questo virus che è con ogni probabilità colpevole di molti danni a strutture industriali in medio oriente. 

È di oggi la notizia che le capacità di questo malware sono una continua scoperta, oltre ad essere in grado di rubare, in maniera subdola, le informazioni e registrare le conversazioni nei pressi dei computer infetti è dotato della capacità di suicidarsi.

Quest'ultima scoperta sul Worm.Win32. Flame è di Symantec (i produttori di Norton per intenderci) che hanno annunciato che glisviluppatori di Flame stanno cercando di cancellare tutte le tracce chiedendo al malware di autodistruggersi.

Pare proprio che gli sviluppatori di Flame stiano coprendo le tracce trasmettendo istruzioni al malware che ne provochino la cancellazione.

Quest'operazione ha il doppio fine evitare che si possa risalire a loro e nello stesso tempo di impedire ai vari team di sicurezza che studiano Flame di poter trovare le adeguate contromosse per difendersi dal worm.

Per monitorare Flame la Symantec sta utilizzando degli speciali computer volutamente infettati con il malware, con lo scopo di ricevere tutti gli aggiornamenti che gli sviluppatori trasmettono.

L'ultimo di questi, chiamato browse32.ocx sarebbe una specie di unistaller che ha lo scopo solo di cancellare tutto quello che riguarda Flame dai computer infetti e far in modo che non sia possibile studiare oltre il virus.

Un'ulteriore dimostrazione che dietro lo sviluppo di questo virus non c'è un singolo programmatore o un semplice team di sviluppatori, ma probabilmente Flame nasconde qualcosa di più grande.

domenica 10 giugno 2012

MICROSOFT E POLIZIA POSTALE TESTANO LA TUA CONOSCENZA SULLA SICUREZZA INFORMATICA.

"Nella gestione quotidiana della propria vita digitale" siamo sempre esposti a rischi, siano essi virus, trojan, o mail ingannevoli. Microsoft e la Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno avviato il progetto SicuriOnline, ossia un aiuto per gli utenti che "spesso agiscono ignari dei rischi legati alla tutela della privacy, alla sicurezza dei propri dati e dell’utilizzo di device come PC, cellulari e tablet".

Attraverso il quiz proposto nel portale dedicato al progetto potremo venire a conoscenza del nostro grado di sicurezza e potremo perfezionare e modificare alcuni comportamenti per fare in modo di essere sempre più protetti sulle nostre piattaforme, siano esse mobili o ambienti desktop.

Fare questo quiz è molto semplice, bisogna rispondere a 10 domande (in forma assolutamente anonima) che verranno proposte con risposte multiple.

Il quiz a mio avviso, è molto improntato al mondo Microsoft (si fa riferimento ad alcuni servizi Microsoft tipo SkyDrive ad esempio), però i consigli che vengono dati sono utili, quindi vi consiglio di provarlo.


venerdì 8 giugno 2012

LA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI CHIUDE!


Di Andrea Mavilla.

Premessa: Se dopo aver letto questo articolo la pensi come noi, puoi mandare un E-mail con scritto "VERGOGNA" direttamente al ministro tramite l'indirizzo riportato: scrivialministro@interno.it 

Buongiorno amici, non vi nascondo che oggi sono deluso, amareggiato, arrabbiato nel ricevere numerose e-mail da vari agenti della polizia postale che mi fanno presente un fatto alquanto sgradevole.

Purtroppo le voci che giravano nei mesi scorsi, sull'eventualità di una possibbile chiusura delle "SEZIONI" Polizia Postale E Delle Comunicazioni,  è UFFICIALE.

Questa decisione sarebbe a vantaggio della criminalità diffusa on line e della pedopornografia diffusa sul web.


La polizia delle comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso i 20 compartimenti, con competenza regionale, e le 80 sezioni con competenza provinciale.

Cosa intendiamo dire quando parliamo di compartimenti, e quando parliamo di  sezioni?

Come scritto poc’anzi i “compartimenti” sono collocati nelle principali regioni italiane, le  “sezioni” invece sono collocate in zone distanti dai capoluoghi di regione, per poter  garantire ed accogliere i cittadini provenienti dai comuni  più distanti.

Cosa comporta ai comuni cittadini la chiusura delle sezioni?

Voglio farvi un semplice  esempio, per poter capire il disagio che verrà causato a NOI comuni cittadini;

La signora “Maria” è stata appena truffata, vive in un piccolo paesino della  Campania “Casolla in provincia di Caserta”, per poter segnalare ed esporre il suo problema  dovrà recarsi alla Polizia Postale di Napoli che dista solamente 42,8 km.

Marco invece vuole segnalare un caso di pedofilia, lui vive nella bellissima città di Ferrara, per segnalare ed esporre il suo problema dovrà recarsi alla polizia postale di Bologna che dista solamente 53,1 km.

 Cari amici vi è chiaro il concetto?

In poche parole un cittadino che vive nelle  città lontane dai capoluoghi di provincia, per esporre una denuncia/segnalazione dovrà farsi  all'incirca 40 km (se gli andrà bene).

Sul sito ufficiale della polizia postale e delle comunicazioni potrete leggere in evidenza il seguente messaggio:

L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso indispensabile l'uso di Internet quale mezzo di scambio di informazioni, di accesso alle grandi banche dati, di esecuzione di transazioni e disposizioni finanziarie, di ideazione e creazione di nuove attività professionali.

La rapida diffusione dell'uso di Internet ha ben presto messo in evidenza i punti di debolezza della Rete stessa, in particolar modo con riferimento alla sicurezza informatica.

 Quindi in un'era dove  Internet viene sempre più usato da  a milioni di utenti, che condividono, diffondono, scaricano, acquistano materiali di ogni genere,  in Italia cosa succede?

Piuttosto che aumentare il livello di sicurezza informatico, garantendo ai cittadini la presenza costante della polizia postale su tutto il territorio,;

Andiamo ad eliminare e diminuire una delle risorse più importanti, che tutelano e proteggono i "minori" da PREDATORI DI BAMBINI.

La Polizia postale e delle Comunicazioni ha assunto i connotati con cui la conosciamo oggi, e ci viene invidiata dagli organismi investigativi delle polizie di tutto il mondo: un nucleo di esperti investigatori radicati sul territorio capaci di monitorare la grande Rete di Internet, e di agire come “sceriffi” informatici. 

Sono state istituite diverse eccellenze tra cui il “Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia sulla rete Internet” oggi il punto di raccordo per la trattazione delle segnalazioni, provenienti sia da altre forze di Polizia anche straniere, sia da cittadini, da associazioni di volontariato e da Provider sugli odiosi crimini legati alla pedofilia.

Il Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), un’unità attiva h24 e volta a combattere e prevenire attacchi informatici alle strutture critiche strategiche del paese.

Oggi, la Polizia postale svolge attività d’intelligence e sicurezza telematica, di vigilanza di tutti quei reati tradizionali che hanno come fine o strumento per la loro realizzazione il mezzo informatico, e porta avanti investigazioni per la prevenzione e il contrasto delle attività terroristiche nazionali ed internazionali. 

Da questi dati, verrebbe da pensare che la Polizia postale e delle Comunicazioni sia uno dei Servizi della Polizia di Stato su cui l'amministrazione voglia e debba investire di più, dal momento in cui su di essa passa una grossa fetta della sicurezza del Belpaese.

Andrebbe da se il fatto che la professionalità della Polizia postale dovrebbe per principio rimanere di altissimo livello, tramite investimenti, strutture formative adeguate e supporto di enti loca- li. Ma la realtà dei fatti è tristemente diversa.

Scusatemi ma io trovo tutto ciò semplicemente """V E R G O G N O S O """.

Andrea.

giovedì 7 giugno 2012

TI SPIEGO COSA È IL FENOMENO TWITTER.



Ti stai chiedendo cosa è Twitter e vuoi capire come funziona? Cercherò di spiegartelo in questo nuovo post. Twitter nasce 5 anni fa dal genio di Jack Dorsey, un informatico americano che cercava il modo per inviare short message tramite internet e con massimo 140 caratteri.

Prima che il fenomeno esplodesse ci sono voluti diversi anni e l'inserimento di alcune modifiche importanti, come gli hashtag (ovvero il simbolo #  che precede le parole chiave o in voga e facilita la ricerca dei tweet) e l'arrivo del twitstar, i vip che hanno stabilito un contatto diretto con i fan twittando.

Questo social pone al centro i leader, coloro che hanno migliaia di follower (persone che ti seguono) e pochissimi following (persone che segui)   e quelli i cui tweet vengono retwittati (replicati) da altre centinaia di utenti.

Da qualche mese (da quando Fiorello ha iniziato a twittare la sua rassegna stampa) anche in Italia è esplosa la Twitter mania e tutti quelli che vogliono contare si sono spostati su Twitter.

Il social network dei cinguettii ha dimostrato di avere anche un forte potere politico. Senza Twitter probabilmente non ci sarebbero state le rivolte arabe del 2011, partendo da quella tunisina dove oltre 200mila tweet in un paio di giorni hanno fatto sapere al mondo intero quello che accadeva nelle piazze, fino alla fuga del dittatore Ben Ali.

Se vuoi iniziare pure tu a twittare devi tener conto di alcune semplici indicazioni che adesso ti dirò:


  • La scelta del nome è fondamentale, meglio se è corto per non consumare troppi caratteri e per essere facilmente memorizzabile.

  • Nella finestra Home potrai visualizzare i tweet delle persone che segui; in quella Connetti vedrai tuti i tuoi Follower, i messaggi in cui sei citato e quelli retwittati dai tuoi amici; in Scopri avrai la possibilità di cercare le parole e gli argomenti di tendenza preceduti da #.

  • Poichè 140 caratteri sono pochi esistono alcune abbreviazioni che aiutano nel twitting, le più utilizzate sono: RT (retweet), TT (trendig topics, argomenti top), DM (direct message), FF (follow friday per consigliare i nomi da seguire, ma utilizzabile solo il venerdì), B4N (bye for now), CU (see you, ci vediamo), DIKU (ti conosco?), EOD (fine della discussione).

Adesso con queste dritte potrai iniziare a cinguettare pure tu...buon divertimento.

mercoledì 6 giugno 2012

FLAME: COME DIFENDERSI CON L'UPDATE DI MICROSOFT.

Dalle analisi condotte da Microsoft sul malware Flame – la cui abilità nel sottrarre informazioni dai computer infetti è stata evidenziata dagli analisti Kaspersky – è emerso un potenziale rischio per la sicurezza correlato alla capacità di alcuni agenti malevoli di creare certificati non autorizzati.

Secondo Microsoft, infatti, Flame ha un target troppo mirato, e quasi tutti gli antivirus sono oggi in grado di scovarlo ed eliminarlo. Il vero pericolo si annida nella natura particolarmente evoluta dell’attacco.

Alcune componenti di Flame sono firmate da certificati che permettono al malware di poter essere identificato come rilasciato da Microsoft; ciò è reso possibile da un algoritmo di crittografia debole che può essere utilizzato per generare certificati in grado di firmare eseguibili.

Microsoft ha quindi deciso di prendere i dovuti provvedimenti attraverso il rilascio di un Security Advisory che documenta come gli utenti possono bloccare software firmato da questi certificati non autorizzati.

Nel Security Advisory 2718704 sono documentati i passi da intraprendere per essere protetti da attacchi che utilizzano certificati non autorizzati.

E’ stato inoltre aggiornato il Terminal Server Licensing Server, che permette gli utenti di autorizzare servizi Remote Desktop, in modo da non produrre più certificati “fasulli”. 

Inoltre ha rilasciato un aggiornamento in grado di proteggere gli utenti in automatico. Microsoft raccomanda l’update, poiché «rimuovere il trust a questi certificati non autorizzati è il primo passo per essere certi che questi non vengano utilizzati per attaccare sistemi Windows».

martedì 5 giugno 2012

LE PRIME IMMAGINI E IL PROGETTO DEL NUOVO iPHONE5.


Una settimana fa da questo blog vi annunciavo che sono pronti due prototipi per il nuovo iPhone5.
Bene, oggi vi posso dire e far vedere qualcosa in più grazie ad alcune vicissitudini alquanto comiche accadute in casa Apple.

Mentre Tim Cook annunciava al mondo le nuove misure di sicurezza adottate a Cupertino per evitare fughe di notizie sui nuovi prodotti, il resto del mondo si godeva in anteprima il progetto e le prime immagini della parte superiore del nuovo melafonino.

Le immagini di quello che dovrebbe essere il nuovo iPhone5 le ha pubblicate il sito 9to5Mac (solitamente molto attendibile). Da quanto scritto sul sito, questa volta l'antenna dello smartphone sarebbe integrata nella scocca in metallo e la fotocamera frontale (chiamata fotocamera FaceTime) rispetto ai vecchi modelli iPhone è stata spostata al centro sopra l'auricolare. Le sim supportate saranno di tipo micro come i precedenti modelli e non le nuove nano come supposto in un primo momento.

Il progetto, invece, è stato pubblicato da un blog giapponese. Da quel che sembra, sul nuovo device Apple potrebbe veramente trovare posto un display da 4pollici vista la misura del lato superiore di 122 millimetri, ben 4 in più rispetto al vecchio iPhone4. Da sottolineare la somiglianza delle foto e del progetto, questo lascia pensare che si tratti effettivamente dello stesso dispositivo.