lunedì 11 febbraio 2013

NOKIA LAVORA AL SUO PRIMO TABLET.

Non servivano le parole di Stephen Elop per immaginare da parte di Nokia un futuro impegno sul mobile in grado di andare oltre i soli smartphone. Non serviva neppure uno sforzo di fantasia, poiché la strada appariva teoricamente segnata fin dalla stretta di mano tra lo stesso Elop e Steve Ballmer che ha sancito l’approdo a Windows Phone da parte del gruppo europeo. Tuttavia ora è proprio Elop a sgombrare il campo da ogni dubbio. Non si sa come, non si sa quando, ma non è più questione di “se”: Nokia, presto o tardi, presenterà il proprio tablet.

Elop non ha usato giri di parole a tal proposito: «Non abbiamo annunciato alcun tablet ad oggi, ma è qualcosa a cui stiamo guardando molto da vicino. Stiamo studiando il mercato ora che Microsoft ha introdotto il suo tablet Surface, stiamo provando ad imparare ed a capire quale sia la strada giusta per partecipare». Nokia, insomma, sta già lavorando al proprio tablet poiché occorre capire come il mercato vada ad evolversi, quali siano le opportunità emergenti e come si possa sviluppare qualcosa in salsa Windows in grado di catalizzare le attenzioni dei consumatori. L’idea, in generale, è quella di pensare ad un maggior numero di form factor ed il tablet è giocoforza la prima destinazione a cui il gruppo sta guardando con attenzione.Stephen Elop ha fornito al contempo anche una spiegazione contestuale molto importante circa le scelte passate del gruppo e quelle odierne. Da più parti, infatti, il CEO Nokia è stato tirato per la giacchetta chiedendo perché non si sia scelto di optare immediatamente per Android, ai tempi chiaramente in trend positivo migliore rispetto a Windows Phone. La risposta è esaustiva: Samsung era destinato a diventare il gruppo dominante e per la concorrenza non sarebbero rimaste che briciole. Nokia, insomma, avrebbe comunque abbandonato Symbian, ma optando per una via con minori potenzialità: «Se guardiamo indietro di due anni a quando abbiamo preso queste decisioni, Samsung era grande, HTC era abbastanza grande e Motorola era abbastanza grande. Quel che è successo nei due anni successivi è che Samsung ha catturato una porzione maggioritaria e gli altri sono stati relegati a market share minori. Eravamo preoccupati esattamente per come il quadro della situazione andava delineandosi».

Stephen Elop, insomma, rivendica la bontà delle proprie scelte e, sebbene lasci aperta ancora e sempre la porta di Android, è su Windows che immagina il futuro del proprio gruppo.

domenica 10 febbraio 2013

ENTRO OTTOBRE GLI UBUNTU SMARTPHONE.

I primi smartphone basati sul sistema operativo Ubuntu debutteranno nei negozi a partire da ottobre 2013, in due grandi mercati. Non è ancora stato reso noto quali saranno nello specifico, ma gli Stati Uniti d’America rappresentano un territorio chiave per Canonical, dunque è possibile che uno dei due mercati di lancio sia proprio questo. Nessuna notizia ancora per quanto riguarda l’Europa.

Le informazioni relative all’uscita dei primi prodotti Ubuntu sono pervenute grazie a Mark Shuttleworth, CEO di Canonical, il quale durante un’intervista al Wall Street Journal ha anche spiegato che lo smartphone Ubuntu «ha attirato l’interesse degli operatori telefonici, molti dei quali sono desiderosi di rompere il dominio sul mercato degli smartphone di Apple e di Google».

Shuttleworth non ha rilasciato dettagli più specifici circa i vettori con i quali sta lavorando, ma a quanto pare gli stessi non hanno nascosto l’interesse nel lanciare dei prodotti alternativi all’iPhone e agli smartphone con cuore Android, che possano essere d’appeal per la clientela.

L’amministratore delegato di Canonical ha anche affermato che gli sviluppatori di app avranno accesso a Ubuntu Phone OS nel corso di questo mese. Il progetto mobile di Ubuntu sembra dunque procedere a ritmo spedito ed è possibile che ulteriori dettagli a riguardo pervengano in occasione del Mobile World Congress 2013, evento che avrà luogo a Barcellona a partire dal 25 febbraio.

ATTACCO A TWITTER: COSA FARE PER SAPERE SE IL PROPRIO ACCOUNT È A RISCHIO.

Twitter ha rivelato di aver scoperto una possibile sottrazione, da parte di hacker, di dati relativi a circa 250mila utenti nel mondo. E per sicurezza ha inviato un messaggio email con l’avviso di cambiare password a coloro che fanno parte del gruppo a rischio. Ma le indagini sono ancora in corso. Gli iscritti del social network che, invece, non hanno ricevuto nelle ultime ore all’ interno della propria casella di posta elettronica una comunicazione inviata da Twitter possono comunque valutare di modificare la loro password se ritengono che non sia sicura.

Il primo passo, dunque, è di controllare la casella email. Sono almeno 250mila gli utenti che hanno visto arrivare il messaggio di allerta: il testo spiega che Twitter ha cambiato in via preventiva la password per evitare un eventuale accesso al profilo da parte di altri. E fornisce inoltre un link per iniziare la procedura. Occorre immettere una nuova password per due volte (facendo attenzione che non sia la stessa adoperata in precedenza, come consiglia Twitter, altrimenti è inutile). Inoltre alla fine del processo suggerisce di esaminare quali applicazioni esterne hanno accesso all’ account per evitare, ad esempio, di trovarne alcune sconosciute.
Il messaggio di allerta potrebbe essere stato archiviato come spam: bisogna verificare anche nella cartella cestino o spam della posta elettronica. Ma, in questo caso, occorre controllare con attenzione il mittente e vedere che corrisponda a Twitter. Dalle prime notizie emerse nelle discussioni sul social network sembra che molti account tra i 250mila compromessi siano stati aperti nella prima metà del 2007, quando il microblog ha iniziato a decollare tra i primi tecno appassionati anche fuori dagli Stati Uniti.

Le indagini interne di Twitter sono ancora in corso: gli utenti che non hanno ricevuto finora alcun avviso attraverso email possono valutare in via preventiva di cambiare la propria password se, ad esempio, è la stessa adoperata per accedere anche in altri spazi online, oppure non è abbastanza forte da resistere a possibili attacchi dei pirati informatici che provano a replicarla. Come fare a sapere se la password è sufficientemente sicura? In questo caso è sempre Twitter a consigliare di scegliere parole che siano lunghe dieci o più caratteri e contengano lettere (maiuscole e minuscole), numeri e simboli.
Inoltre il social network suggerisce alcune misure elementari di sicurezza per ridurre il rischio di furti dei dati personali. Gli utenti dovrebbero controllare che quando navigano con il browser nella barra degli indirizzi appaia “https://twitter.com“, dove la “s” successiva ad “http” indica una connessione cifrata (Ssl/Tls). Consiglia anche di evitare siti web sconosciuti che promettono il facile guadagno di follower.

COS'È LO SNIFFING E COME PROTEGGERSI.

Avete mai sentito parlare di “sniffing”? Ecco cosa dice Wikipedia a tal proposito: “Si definisce sniffing l'attività di intercettazione passiva dei dati che transitano in una rete telematica. Tale attività può essere svolta sia per scopi legittimi (ad esempio l'analisi e l'individuazione di problemi di comunicazione o di tentativi di intrusione) sia per scopi illeciti (intercettazione fraudolenta di password o altre informazioni sensibili).”

In sostanza si parla di sniffing quando i dati in transito su una rete di computer sono intercettati... e questa cosa non è molto piacevole se avviene quando ad essere intercettati siamo noi mentre ci colleghiamo al sito della banca o quando inseriamo informazioni personali su qualche social-network.

PROTEGGERSI DALLO SNIFFING:


Innanzitutto è necessario capire che normalmente ci colleghiamo ai siti Internet inserendo nella barra degli indirizzi il testo “HTTP”. Si tratta di un protocollo di comunicazione riconosciuto sia dall’ applicativo di navigazione sia dal server su cui è ospitato il sito, e grazie ad esso riescono a dialogare consentendoci di navigare fra le pagine.

Il problema è che questa modalità non prevede alcun genere di sicurezza, inviando tutto il testo in chiaro e senza cifratura rendendo quindi possibile a chiunque carpire password e frasi significative con poco sforzo.

Per fortuna esiste un altro protocollo, l'HTTP su SSL (più conosciuto come HTTPS) , in questo caso viene creato un canale di comunicazione criptato attraverso lo scambio di certificati in modo da garantire l'identità delle parti e la riservatezza dei dati.

Il bello è che l’unica cosa che dovrà fare l’utente per attivare questa modalità sarà semplicemente quella di aggiungere una “S” alla fine del testo “HTTP” quando si scriverà un indirizzo Internet nella barra degli indirizzi, il resto avverrà tutto in automatico.

Purtroppo però non tutte le aziende adottano questo sistema a causa dei costi più elevati che devono affrontare per implementarlo sui loro siti... ed anche perché molti navigatori, non sapendo a quali rischi vanno in contro, si accontentano di inviare le proprie informazioni “in chiaro”. Se ci fosse maggiore consapevolezza da parte degli utenti le aziende starebbero più attente alle loro esigenze...
Da qualche tempo esistono delle applicazioni di sniffing per smartphone, consentendo a chiunque di appropriarsi delle proprie credenziali. A questo scopo vi consiglio di non utilizzare mai le reti wi-fi pubbliche se non con le dovute precauzioni.


ATTIVIAMO LA SICUREZZA HTTPS SUI SITI PIU’ USATI:


GMAIL:
Quando ci colleghiamo a GMail la comunicazione NON E’ protetta... per attivare la protezione è necessario andare in “Impostazioni” > “Generali” > “Connessione browser” > selezionare la voce “Usa sempre https”. Cliccare su “Salva”.

HOTMAIL:
Quando ci colleghiamo a Hotmail la comunicazione NON E’ protetta... per attivare la protezione è necessario andare alla pagina di gestione del proprio account, applicare il segno di spunta all’opzione “Utilizza HTTPS automaticamente” e cliccare su “Salva”.
FACEBOOK:Quando ci colleghiamo a Facebook la comunicazione NON E’ protetta... per attivare la protezione è necessario andare in “Account” > “Impostazioni account” > “modifica” > “Protezione dell’account” > mettere un segno di spunta sulla voce “Navigazione protetta (https)”. Da questo momento ogni volta che entreremo nel profilo navigheremo con il protocollo sicuro.
Dato che ci siete vi conviene attivare anche l’opzione “Quando un nuovo computer o dispositivo mobile accede a questo account: Mandami una eMail”...

TWITTER:Quando ci colleghiamo a Twitter la comunicazione NON E’ protetta... per attivare la protezione è necessario andare in “Impostazioni” > “solo HTTPS” > mettere un segno di spunta su “Usa sempre HTTPS”.

YOUTUBE:Quando ci colleghiamo a Youtube la comunicazione NON E’ protetta... per attivare la protezione è necessario aggiungere semplicemente una “S” dopo “HTTP”.

FRIENDFEED:Quando ci colleghiamo a Friendfeed la comunicazione NON E’ protetta... per attivare la protezione è necessario aggiungere semplicemente una “S” dopo “HTTP”.