domenica 7 ottobre 2012

PRIMI GUAI PER IL NUOVO iPhone 5.

Dopo un mese di assenza in cui ho pensato di lasciar perdere il blog eccomi nuovamente a scrivere.
Da dove potevo riprendere? ma naturalmente dall'uscita del nuovo device di Apple, il nuovo iPhone 5.

Atteso, anelato, adorato, acquistato. Ma non per questo motivo perfetto. L’iPhone 5 è senza ombra di dubbio lo smartphone del momento: il melafonino ha nuovamente scatenato le code davanti agli Apple Store ed ha rinvigorito l’orgoglio attorno alla mela ad un anno dalla scomparsa di Steve Jobs, tuttavia fin dalle prime ore attorno all’iPhone 5 hanno iniziato a prender piede segnalazioni e testimonianze che vanno a puntare il dito contro quelli che sono ravvisati come difetti, più o meno sistematici, del dispositivo di Cupertino

L’iPhone 5 ha esordito il 21 settembre negli Stati Uniti e pochi altri mercati, arrivando alla distribuzione internazionale (Italia compresa) soltanto una settimana più tardi. Quando lo smartphone è sul mercato da pochi giorni, quindi, è possibile fare il quadro della situazione per quelli che sono i problemi che l’utenza ha ravvisato dopo le prime ore di utilizzo del device. Trattasi di problemi più o meno importanti (il giudizio sta alla sensibilità dell’utente di fronte alle varie segnalazioni emerse) e che in ogni caso saranno importanti per definire il tasso delle prenotazioni in queste settimane che anticipano la prossima sfornata di smartphone prevista nel giro di 3-4 settimane (questi i tempi di attesa attuali indicati dal servizio prenotazione sul sito Apple). 

Il primo problema emerso è relativo alla scocca in alluminio. Alcune prove hanno dimostrato come la superficie posteriore dell’iPhone 5 sia infatti soggetta a graffi e che il colore nero sia in ogni caso più vulnerabile rispetto al colore bianco, tuttavia, sono soprattutto i bordi a preoccupare: alcuni utenti avrebbero estratto l’iPhone dalla confezione trovando già alcune piccole ammaccature a rovinare il profilo spigoloso del device. Il che, alla luce dei prezzi annunciati per il device, ha immediatamente catalizzato le polemiche attorno alla scarsa proporzionalità nel rapporto qualità/prezzo. Trattasi di un problema che ha ricevuto varie segnalazioni, ma che non è comunque da considerarsi sistematico: i casi verranno pertanto presumibilmente risolti come casi isolati ed in quanto tali necessitanti di verifiche compiute. 

Un problema ulteriore è dato dal bagliore viola comparso su alcune fotografie, un alone di distorsione cromatica che sembra identificare un problema nella gestione delle luci (flash compreso). Trattasi di un difetto di minore rilevanza poiché risolvibile con ogni probabilità tramite semplici correttivi a livello software con cui bilanciare in modo differente la gestione del colore negli scatti più problematici.

Il problema delle mappe è conclamato: alle segnalazioni degli utenti hanno fatto seguito scuse pubbliche da parte di Tim Cook e la promessa solenne di un immediato investimento in termini di denaro e lavoro per fare in modo che le mappe possano divenire sempre più affidabili e qualitativamente all’ altezza della diretta concorrenza. Per bypassare il problema è sufficiente attenersi alle indicazioni di Tim Cook: Nokia, Google, MapQuest e altri forniscono servizi mappali all’altezza la cui installazione può ovviare ai temporanei disguidi dell’offerta proprietaria di Cupertino. Nel frattempo l’indicazione “le migliori mappe di sempre” è scomparsa dal sito Apple poiché una simile attestazione non collimava con l’indirizzo dato dalle scuse di Tim Cook agli utenti. 

Un nuovo problema è emerso nelle ultime ore ed ha invece già trovato risoluzione: un errore nella finitura di iOS 6 ha causato per l’utenza Verizon (ma non è dato sapersi se anche altri carrier siano coinvolti o meno) un errore nella gestione del traffico dati anche in caso di presenza di reti Wifi, infatti, l’iPhone 5 continuava ad utilizzare il traffico dati tradizionale, portando in tempi estremamente rapidi al raggiungimento delle soglie di consumo previste dagli abbonamenti. L’errore è stato risolto in queste ore con la distribuzione di un primo aggiornamento software.

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