venerdì 8 giugno 2012

LA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI CHIUDE!


Di Andrea Mavilla.

Premessa: Se dopo aver letto questo articolo la pensi come noi, puoi mandare un E-mail con scritto "VERGOGNA" direttamente al ministro tramite l'indirizzo riportato: scrivialministro@interno.it 

Buongiorno amici, non vi nascondo che oggi sono deluso, amareggiato, arrabbiato nel ricevere numerose e-mail da vari agenti della polizia postale che mi fanno presente un fatto alquanto sgradevole.

Purtroppo le voci che giravano nei mesi scorsi, sull'eventualità di una possibbile chiusura delle "SEZIONI" Polizia Postale E Delle Comunicazioni,  è UFFICIALE.

Questa decisione sarebbe a vantaggio della criminalità diffusa on line e della pedopornografia diffusa sul web.


La polizia delle comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso i 20 compartimenti, con competenza regionale, e le 80 sezioni con competenza provinciale.

Cosa intendiamo dire quando parliamo di compartimenti, e quando parliamo di  sezioni?

Come scritto poc’anzi i “compartimenti” sono collocati nelle principali regioni italiane, le  “sezioni” invece sono collocate in zone distanti dai capoluoghi di regione, per poter  garantire ed accogliere i cittadini provenienti dai comuni  più distanti.

Cosa comporta ai comuni cittadini la chiusura delle sezioni?

Voglio farvi un semplice  esempio, per poter capire il disagio che verrà causato a NOI comuni cittadini;

La signora “Maria” è stata appena truffata, vive in un piccolo paesino della  Campania “Casolla in provincia di Caserta”, per poter segnalare ed esporre il suo problema  dovrà recarsi alla Polizia Postale di Napoli che dista solamente 42,8 km.

Marco invece vuole segnalare un caso di pedofilia, lui vive nella bellissima città di Ferrara, per segnalare ed esporre il suo problema dovrà recarsi alla polizia postale di Bologna che dista solamente 53,1 km.

 Cari amici vi è chiaro il concetto?

In poche parole un cittadino che vive nelle  città lontane dai capoluoghi di provincia, per esporre una denuncia/segnalazione dovrà farsi  all'incirca 40 km (se gli andrà bene).

Sul sito ufficiale della polizia postale e delle comunicazioni potrete leggere in evidenza il seguente messaggio:

L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha reso indispensabile l'uso di Internet quale mezzo di scambio di informazioni, di accesso alle grandi banche dati, di esecuzione di transazioni e disposizioni finanziarie, di ideazione e creazione di nuove attività professionali.

La rapida diffusione dell'uso di Internet ha ben presto messo in evidenza i punti di debolezza della Rete stessa, in particolar modo con riferimento alla sicurezza informatica.

 Quindi in un'era dove  Internet viene sempre più usato da  a milioni di utenti, che condividono, diffondono, scaricano, acquistano materiali di ogni genere,  in Italia cosa succede?

Piuttosto che aumentare il livello di sicurezza informatico, garantendo ai cittadini la presenza costante della polizia postale su tutto il territorio,;

Andiamo ad eliminare e diminuire una delle risorse più importanti, che tutelano e proteggono i "minori" da PREDATORI DI BAMBINI.

La Polizia postale e delle Comunicazioni ha assunto i connotati con cui la conosciamo oggi, e ci viene invidiata dagli organismi investigativi delle polizie di tutto il mondo: un nucleo di esperti investigatori radicati sul territorio capaci di monitorare la grande Rete di Internet, e di agire come “sceriffi” informatici. 

Sono state istituite diverse eccellenze tra cui il “Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia sulla rete Internet” oggi il punto di raccordo per la trattazione delle segnalazioni, provenienti sia da altre forze di Polizia anche straniere, sia da cittadini, da associazioni di volontariato e da Provider sugli odiosi crimini legati alla pedofilia.

Il Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), un’unità attiva h24 e volta a combattere e prevenire attacchi informatici alle strutture critiche strategiche del paese.

Oggi, la Polizia postale svolge attività d’intelligence e sicurezza telematica, di vigilanza di tutti quei reati tradizionali che hanno come fine o strumento per la loro realizzazione il mezzo informatico, e porta avanti investigazioni per la prevenzione e il contrasto delle attività terroristiche nazionali ed internazionali. 

Da questi dati, verrebbe da pensare che la Polizia postale e delle Comunicazioni sia uno dei Servizi della Polizia di Stato su cui l'amministrazione voglia e debba investire di più, dal momento in cui su di essa passa una grossa fetta della sicurezza del Belpaese.

Andrebbe da se il fatto che la professionalità della Polizia postale dovrebbe per principio rimanere di altissimo livello, tramite investimenti, strutture formative adeguate e supporto di enti loca- li. Ma la realtà dei fatti è tristemente diversa.

Scusatemi ma io trovo tutto ciò semplicemente """V E R G O G N O S O """.

Andrea.

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